
I piani cottura a induzione sono sempre più diffusi anche nelle cucine italiane. Molte persone li preferiscono ai piani elettrici e a gas per la loro estetica lineare e facile da pulire grazie all’assenza di maniglie, griglie e pulsanti. Inoltre, i piani a induzione garantiscono maggiori prestazioni ed efficienza dei piani cottura tradizionali. Infatti, un piano a induzione:
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non disperde calore, perché lo trasmette direttamente dalle bobine metalliche alle pentole (mentre i piani a gas ed elettrici
ne disperdono circa il 50%)
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evita sprechi: tutta il calore prodotto viene impiegato per cuocere
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contiene i costi: si paga solo l’energia effettivamente consumata per produrre calore
Piano a induzione: come funziona
I piani a induzione sfruttano l’energia elettromagnetica. Le bobine metalliche si riscaldano grazie a un campo magnetico attivato elettricamente, trasmettendo il calore direttamente alle pentole. Nulla va disperso, come invece accade con i piani tradizionali, molto meno efficienti sul piano dei consumi.
Piano a induzione: quanto consuma
Se si fa un confronto tra i consumi dei piani elettrici o a gas e quelli dei piani a induzione, si evince immediatamente il vantaggio di questi ultimi.
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Piano a gas: il rendimento si aggira intorno al 50%. Gran parte del calore generato dalla fiamma si disperde nell’ambiente
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Piano elettrico: il rendimento può essere leggermente superiore (intorno al 60%) ma permane molta dispersione di calore
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Piano a induzione: il rendimento può anche superare il 90%, con un azzeramento quasi totale della dispersione del calore
Il vantaggio è chiaro: i consumi si riducono, cresce il risparmio economico nella bolletta energetica.
Piano a induzione: quali pentole usare
È necessario utilizzare pentole con caratteristiche specifiche, che riguardano per lo più la loro composizione. Pentole, padelle e caffettiere compatibili con un piano a induzione devono:
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essere in ferro, ghisa, acciaio
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essere in materiali idonei all’induzione (come specificato in etichetta al momento dell’acquisto)
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presentare il simbolo della serpentina sull’esterno del fondo
Piano a induzione: quali pentole evitare
Non possono essere utilizzate pentole in ceramica, porcellana, alluminio, rame, ottone, vetro e pietre varie. Questi materiali non assorbono il calore generato dal campo magnetico e quindi non possono scaldarsi e cuocere gli alimenti.
Piano a induzione: come si sceglie
Esistono molti modelli di piani a induzione, che si differenziano per:
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dimensioni, dalle più ampie alle più compatte
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design, dal più lineare al più ergonomico
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funzioni, dalle più semplici a quelle ispirate al cooking professionale
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prestazioni e classe energetica
La scelta nell’acquisto di un piano a induzione deve tenere conto di tutte queste caratteristiche, che possono influire molto sulla facilità di utilizzo, i consumi energetici e le performance in cottura. Il consiglio è di cercare un piano a induzione di ultima generazione, magari con sistema aspirante integrato e funzioni evolute, per spadellare a piacimento.
Piano a induzione: come si usa
Le funzioni più semplici sono piuttosto simili in tutti i modelli presenti sul mercato e si attivano tramite un display touch screen. Ad esempio:
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accensione selezione e attivazione della zona di cottura
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selezione e attivazione del livello di potenza desiderata
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spegnimento
Una volta spento il piano a induzione, una spia luminosa segnala le zone di cottura ancora calde per evitare di scottarsi. Si spegnerà solo quando saranno tornate fredde.
Piano a induzione Elica: come si usa
Prestazioni, funzioni e performance dei piani cottura a induzione Elica sono tra le più all’avanguardia sul mercato. La gamma propone numerosissimi modelli con caratteristiche diverse:
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con aspirazione integrata
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dal design d’eccezione, pluripremiato a livello internazionale
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in classe energetica A+ e A++
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con zone XL o bridge per le pentole più grandi
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con connessione bluetooth per la gestione da remoto, da app o assistente vocale
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con funzioni automatiche ispirate alla cucina professionale dedicate alle preparazioni a cottura lenta, per riscaldare latte e brodo, per preparare creme e salse evitandone il surriscaldamento, per tenere in caldo il cibo già pronto
Come funziona un piano a induzione: conclusioni
Abbiamo visto quanto possa essere competitivo e funzionale il passaggio da un piano cottura a gas o elettrico a un piano a induzione. L’evoluzione di questo tipo di elettrodomestico sta portando a modelli sempre più belli, prestazionali e performanti. A vantaggio di una buona cucina ma anche di minori consumi e impatto ambientale.