Pentole, padelle, caffettiere per il piano a induzione: come riconoscerle?

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Chi sta valutando un piano cottura a induzione per la propria cucina si chiede spesso quali pentole, padelle e caffettiere utilizzare. Infatti, difficilmente si potrà continuare a cucinare con quelle usate precedentemente per i piani a gas o elettrici, perché il piano a induzione funziona in modo diverso e necessita di recipienti per la cottura con caratteristiche specifiche.

Piano a induzione: come funziona

Un piano cottura a induzione funziona tramite induzione elettromagnetica. Una differenza rilevante rispetto ai piani tradizionali, che impatta sul modo in cui il calore viene prodotto e poi trasmesso alle pentole.

  • Piano a gas: il calore è generato tramite combustione
  • Piano elettrico: il calore è generato da resistenze elettriche
  • Piano a induzione: il calore è generato dal campo magnetico prodotto dalle bobine metalliche

I vantaggi dell’induzione

Quando si attiva un piano a induzione il calore prodotto dalle bobine si trasferisce direttamente alle pentole. Un processo che garantisce molteplici vantaggi, sia nei tempi di cottura sia per quanto riguarda i consumi energetici.

  • Riscaldamento uniforme, senza sbalzi di temperatura, che assicura una cottura omogenea
  • Tempi di cottura rapidi, perché il calore viene trasmesso direttamente dal piano alla pentola
  • Risparmio: si paga solo l’energia che serve per cucinare, contenendo i costi e l’impatto ambientale
  • Efficienza energetica: la dispersione di calore è minima, a differenza dei piani elettrici e a gas che disperdono nell’ambiente anche il 50% del calore prodotto.

Pentole per piano a induzione: come riconoscerle

Abbiamo visto come un piano a induzione funzioni diversamente da quelli tradizionali. Proprio per questo difficilmente si potrà continuare a utilizzare tegami, padelle, pentole e pentolini idonei per i piani a gas o quelli elettrici: la loro composizione e i materiali di cui sono fatti non li rendono adatti a cucinare tramite induzione.

Pentole per l’induzione: composizione e materiali

Per ottenere il massimo delle performance da un piano cottura a induzione è necessario disporre di pentole e recipienti con caratteristiche precise. A partire dalla composizione, che deve essere in:

  • ferro e ghisa
  • acciaio inossidabile, acciaio inox, acciaio smaltato

Questi sono i materiali compatibili perché consentono alle pentole di sfruttare al meglio l’energia prodotta dal campo magnetico e di assorbirne il calore in modo ottimale. Lo stesso accade con pentole, tegami e padelle realizzate specificamente per i piani a induzione.

Pentole per l’induzione: i materiali da evitare

Ci sono poi i materiali che non sono assolutamente idonei per l’induzione. E sono tanti: ceramica, porcellana, alluminio, rame, ottone, vetro e pietre varie, che non sono in grado di assorbire il calore generato dal campo magnetico né, ovviamente, di cuocere gli alimenti.

L’unica eccezione, in questi casi, riguarda il fondo: per esempio, una padella in alluminio dotata di fondo ferroso garantirà risultati perfetti, perché la superficie di contatto è composta da un materiale in grado di riscaldarsi tramite induzione.

Pentole per l’induzione: etichetta e simbolo

Riconoscere una pentola specificamente prodotta per i piani a induzione è facile: basta controllare le informazioni in etichetta al momento dell’acquisto, oppure verificare la presenza del simbolo della serpentina sulla parte esterna del fondo.

Pentole per piano a induzione: vantaggi in cottura

Le pentole in ferro, in acciaio e nei materiali compatibili con l’induzione assorbono subito e completamente il calore prodotto dal piano, sfruttando appieno rapidità ed efficienza di cottura. Un vantaggio che consente di:

  • portare a ebollizione l’acqua per la pasta in pochi minuti
  • cuocere in maniera uniforme pietanze come zuppe, sughi, risotti, minestroni
  • migliorare l’armonia dei sapori in pietanze dalle cotture prolungate come arrosti, brasati e spezzatini

Caffettiere per l’induzione

E il caffè? Come fare con la moka e la caffettiera? Il discorso è molto simile a quello effettuato per le pentole. La classica moka in alluminio non potrà più essere utilizzata perché la sua composizione non interagisce correttamente con il campo magnetico e non può riscaldarsi.

Caffettiere per l’induzione: quali scegliere

Per ottenere un ottimo caffè con il piano a induzione bisogna optare per:

  • caffettiere specifiche per l’induzione, riconoscibili in etichetta al momento dell’acquisto
  • caffettiere in acciaio (meglio ancora in acciaio 18/10 che, in caso di necessità, permette di utilizzarle anche su fornelli tradizionali)

Pentole per piano a induzione: conclusioni

Abbiamo visto tutto ciò che serve sapere sui vari tipi di recipienti per la cottura quando si passa da un piano cottura tradizionale all’induzione. Pentole, padelle e caffettiere andranno probabilmente sostituite, a beneficio però di vantaggi rilevanti come:

  • performance di cottura
  • ottimizzazione dei consumi energetici, senza più sprechi e dispersione di calore
  • riduzione dell’impatto ambientale, tema di grande attualità a cui tutti dovremo prestare sempre più attenzione

Un ultimo consiglio: chi sta per acquistare un piano a induzione dia un’occhiata alla gamma Elica, dove trovare modelli per ogni spazio ed esigenza di cooking: aspiranti, grandi o compatti, dal design d’eccezione, dalle funzioni ispirate alla cucina professionale. Anche in classe energetica A+ e A++.