Mario Airò e i 40 bambini

data: 
13 Settembre 2013

L’elefante, si sa, ha una memoria a prova di bomba. Una memoria che viene da lontano, capace di ricordare eventi remoti, come la creazione di un’opera d’arte senza tempo. Ha preso spunto proprio da una delle sette meraviglie del mondo antico – la statua crisoelefantina di Zeus a Olimpia – il workshop E-STRAORDINARIO for Kids che l’artista Mario Airò (1961) ha ideato e condotto per 40 bambini tra 6 e 10 anni, tutti figli di dipendenti del Gruppo Elica. Organizzato in collaborazione tra Fondazione Ermanno Casoli ed Elica, il laboratorio si è tenuto lo scorso 6 settembre a Fabriano.

Al mattino i bambini, accompagnati dai loro genitori, si sono ritrovati al Museo della Carta e della Filigrana: il progetto di Mario Airò prevedeva infatti che i bambini si cimentassero direttamente con la produzione e l’utilizzo della carta, attività che da sempre contraddistingue e identifica Fabriano. 
Dopo aver effettuato una visita al museo e un laboratorio con il mastro cartaio, gli sguardi curiosi dei bambini si sono posati sui fogli e sulle forme da loro stessi creati. È allora che il processo creativo è entrato nel vivo: “armati” di tempere, pastelli, pennarelli, matite e pennelli, i bambini hanno disegnato animali e creature fantastiche, paesaggi e motivi astratti, in totale libertà.
Nel pomeriggio, dopo il trasferimento presso l’headquarters dell’azienda, i bambini – sempre guidati da Mario – hanno montato assieme i loro lavori, unendoli con scotch e spago. Il risultato? Un’enorme opera collettiva, un organismo molteplice e colorato che è stato allestito nella “piazza” dell’azienda, al fianco di altre opere di importanti artisti contemporanei.

Tra un pezzo di torta e l’altro, la giornata si è conclusa con un saluto del Presidente di Elica, Francesco Casoli, che – alla presenza del Sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, e del Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca – ha ricordato l’impegno dell’azienda e della FEC nella formazione dei propri dipendenti – in questo caso dei loro figli – e nella promozione dell’arte contemporanea. 
C’è da scommettere che anche i bambini, come l’elefante, si ricorderanno a lungo di questa giornata.